Come ottimizzare la produzione nel settore moda

Il ciclo produttivo di un progetto di abbigliamento comprende tanti passaggi che si intersecano tra loro ma che allo stesso tempo sono successivi, ovvero ciascuno dipende dal completamento del precedente. Si parte dall'aspetto creativo con il disegno dei bozzetti, la stesura della scheda tecnica, i cartamodelli, lo sdifettamento, i prototipi, fino alla produzione vera e propria con taglio, confezionamento, logistica e distribuzione.

Il valore aggiunto in un ciclo di produzione dell'abbigliamento ottimizzato sta nella capacità di coordinare tutte queste fasi, riducendo al massimo tempistiche, errori di comunicazione e colli di bottiglia. Questo aspetto diventa ancora più cruciale oggi, alla luce della rivoluzione cui stiamo assistendo negli ultimi anni che riguarda la durata delle collezioni. Se prima un ciclo di produzione semestrale era considerato rapido, oggi il time to market si è ridotto drasticamente, esigendo un'accelerazione dei processi di produzione ma con una qualità invariata.
Le aziende del settore devono dunque trovare il modo di ottimizzare i processi: ma come fare? Quali sono gli strumenti, le soluzioni per massimizzare l'efficienza di un processo così complesso?
Vediamo insieme i 3 punti cardine per ottimizzare la produzione nel settore moda.

1 - Digitalizzazione

La transizione al digitale possiamo dire che è un processo trasversale, che investe ogni settore. Ma in che modo la digitalizzazione può essere un alleato nell'industria della moda e nell'ottimizzazione del ciclo produttivo? Facciamo degli esempi semplici.
L'utilizzo di software di nuova generazione è cruciale per ridurre al massimo gli errori e ottimizzare i tempi in ogni fase del complesso ciclo produttivo, accelerando il time to market. Parliamo di software per la creazione di bozzetti e cartamodelli, programmi di piazzamento automatico per ottimizzare la fase di taglio, macchine da taglio che permettono di sfruttare i tessuti al millimetro riducendo al minimo lo spazio tra un pezzo e l'altro.

Ma non solo questo: un sistema di produzione efficiente nel campo della moda deve necessariamente prevedere anche dei gestionali per l'analisi e la gestione dei dati a monte e a valle. Per la pianificazione della produzione è necessario avere strumenti affidabili per:

  • ricevere rapidamente ordini di vendita;
  • programmare l'acquisto di materie prime;
  • calcolare i tempi di consegna e incastrare questi dati e queste tempistiche nel ciclo di produzione;
  • pianificare gli ordini di lavoro in base alla capacità produttiva;
  • monitorare le fasi di lavoro;
  • fare data analysis per ottenere delle previsioni di vendita;

2 - Sostenibilità

Da recenti indagini di mercato è emerso che la sostenibilità ambientale è già, e lo sarà ancora di più nei prossimi anni, un aspetto determinante nelle scelte d'acquisto nel settore della moda (e non solo). Ne deriva che sempre più brand di moda abbiano deciso di adottare modelli di business più sostenibili, a cominciare da una supply chain circolare, basata sul nearshoring e sul maggiore ricorso alle materie prime riciclate.

Questo anche perché il periodo storico ha inciso in maniera radicale nell'aumento dei costi di logistica, nella carenza delle materie prime, e in generale ha alimentato un clima di incertezza che non ha certo aiutato.
Se da una parte il nearshoring può ridurre i problemi logistici, dall'altra ancora una volta la tecnologia è il primo alleato per questa transizione sostenibile. I software, i gestionali, le applicazioni per le analisi dei dati possono fornire risposte concrete sulle abitudini di acquisto, le tendenze e quindi le previsioni di domanda. Questi dati (abitudini di acquisto, tendenze, previsioni di domanda) messi a sistema possono determinare un'ottimizzazione di alcuni processi chiave come:

  • corretta fornitura;
  • migliore gestione del magazzino;
  • uso migliore delle materie prime;
  • eliminazione degli sprechi.

3 - Integrazione delle varie fasi del ciclo produttivo


La complessità del ciclo produttivo di un progetto di abbigliamento riguarda tanto startup e piccole medie imprese quanto maison di moda strutturate. Le fasi e gli attori in gioco sono tanti: modellista, sala taglio, confezione, controllo qualità, stiro. Uno stile gestionale frammentato aumenta la possibilità di errore e può creare intoppi, rallentamenti, errori di comunicazione, e alla fine non è mai colpa di nessuno. Ma una gestione ottimale deve focalizzarsi sulla risoluzione del problema e non sulla caccia al colpevole.
Tutte queste problematiche stressano l'imprenditore in caso di piccola azienda o startup, o l'ufficio prodotto nel caso di una maison di moda.
La frammentazione, ad esempio, ti obbliga a spostare il semilavorato anche per chilometri. Questo, oggi più che mai, incide non poco su tempi e costi.

Qual è allora una buona soluzione per il consolidamento del processo produttivo? Sicuramente affidarsi ad un unico referente, un'azienda terzista che inglobi tutti i processi in un unico partner. Questa soluzione consente di:

  • evitare lo stress e liberare spazio al processo creativo;
  • evitare problemi in fase produttiva;
  • ottimizzare la gestione degli imprevisti;
  • risparmiare tempo e denaro.

Il tempo risparmiato può (dovrebbe) essere dedicato ai processi di vendita e marketing: a tutto il resto ci pensa il service.

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