Vestibilità dei capi: cos'è, tipologie e come misurarla

modello braccia alzate femminile Un abito che aderisca perfettamente al corpo, rispettandone la linea e assumendone la forma. Un abito le cui misure siano ragionate in base a chi lo indosserà. E' questo il primo passo da compiere nel lungo travaglio del taglio e della successiva confezione di un abito.

Spesso poco considerata nell'ambito delle confezioni industriali, la vestibilità è in realtà un vero e proprio studio compiuto sugli abiti stessi, specie quando si tratti di abiti tagliati e cuciti artigianalmente.

Sono tanti i fattori che influenzano la vestibilità di un capo: dal materiale al modello, dalla forma del corpo alla moda che da sempre detta persino i margini di misura. Cercheremo quindi in questo articolo di capire meglio di cosa stiamo parlando, familiarizzando con cm, tessuti e modelli e approfondendo questo aspetto fondamentale dell'artigianato degli abiti.

Cos'è la vestibilità?

misura di nastro misura pagare In parole semplici, la vestibilità è la differenza fra le misure del corpo e quelle dell'abito. E' uno studio fondamentale da compiere per la confezione artigianale di un abito, prima ancora del taglio stesso del tessuto.

E' molto importante infatti, affinché il risultato finale sia perfetto, ragionare sulle misure del "corpo da vestire" e sulle misure dell'abito da confezionare, così da ottenere un capo che vi aderisca bene, lasciando sempre spazio al margine della comodità nei movimenti una volta indossato il vestito, aspetto altrettanto fondamentale.

Generalmente, nei libri di modellistica, la vestibilità viene espressa in cm, che saranno aggiunti o sottratti alle misure del modello.

Tabella valori di vestibilità

La vestibilità, oltre che uno degli aspetti fondamentali nella confezione artigianale di un abito, può essere comunque una linea guida alla portata di tutti, che aiuti nella scelta di un abito, affinché risulti "su misura per noi". Di seguito quindi una piccola tabella "pret à porter", con cm, modelli e tessuti di diverso tipo, così da non correre più il rischio di non aver azzeccato misura.

I valori sono dunque i cm da aggiungere o togliere alle misure del modello, per far sì che il capo vesta bene una volta finito. Esempio: in riferimento alla circonferenza torace, bisognerà togliere da quattro a due cm nel caso di costumi e body; bisognerà invece aggiungerne da quattro a otto nel caso di una camicia o di un abito.

  costumi e body top e corpino camicia o abito giacca modellata cappotto modellato cappotto giaccone impermeabile giubbotto imbottito
circonferenza torace -4/-2cm 0/2cm 4/8cm 10/12cm 14/16cm 18/20cm 22/24cm 28/32cm
circonferenza seno -4/-2cm 0/2cm 4/8cm 10/12cm 14/16cm 18/20cm 22/24cm 28/32cm
circonferenza vita -2,5/-1cm 0/-1,5cm 2,5/4cm 5/6cm 8/10cm - - -
circonferenza bacino -4/-2cm 0/2cm 4/8cm 10/12cm 14/16cm 18/20cm 22/24cm 28/32cm
circonf. sup. braccio -1,5/-0,5cm 0/1cm 1/1,5cm 1,5/2cm 2,5/5cm 3,5/7cm 4,5/8,5cm 6/10cm
settore giro -1,5/0,5cm 0/1cm 1/1,5cm 1,5/2cm 2,5/5cm 3,5/7cm 4,5/8,5cm 6/10cm
larghezza spalle dietro -1,5/-0,5cm 0/-0,5cm 1-2cm 2,5-3,5cm 3,5-4cm 4,5-5cm 5-5,5cm 7-8cm
larghezza torace davanti -1,5/-0,5cm 0/-0,5cm 1-2cm 2,5-3,5cm 3,5-4cm 4,5-5cm 5-5,5cm 7-8cm
lunghezza vita davanti e dietro - - - 1cm 2cm 2cm 2cm 3/4cm

Tipi di vestibilità

I tipi di vestibilità dipendono in gran parte dal capo. Tuttavia possiamo generalizzare individuando i principali tipi che possono grosso modo andare bene per la maggior parte dei capi:

  • Tight: si tratta di un capo molto aderente, elasticizzato. Si tratta, ad esempio, dei leggins femminili.
  • Slim fit: la vestibilità, più che aderente, è sagomata. Ad esempio, nelle camicie il giromanica è più stretto, i fianchi sagomati, per mettere in risalto un fisico più asciutto.
  • Regular fit/classica: chiamata anche "dress" o "classic fit", non ha sagomature accentuate, è più morbida e veste senza aderire particolarmente. Restando nell'esempio delle camicie, sono di solito quelle che si indossano sotto un vestito con una cravatta.
  • Morbida: è una vestibilità molto comoda, che scende seguendo la normale andatura del corpo e le sue forme, senza costringerlo con cuciture o sagomature. Ne sono un esempio alcuni abiti femminili che, per l'appunto, spesso si dice "hanno linee e tessuti morbidi" e scendono adeguandosi alla corporatura di chi li indossa.
  • Over: attenzione, non si tratta di "taglia", ma di vestibilità. La vestibilità "oversize-fit" è tipica di quegli abiti ampi, larghi, come i capi casual street o quei cappotti sovradimensionati che stanno tornando di moda, o quei maglioni che negli anni 90 si usavano di diverse taglie più grandi. L'esempio più lampante sono gli abiti tipici della scena rap anni 80-90.

Margini di vestibilità: da cosa sono determinati?

Sono tanti e differenti i margini che determinano la vestibilità di un capo, pensiamo ad esempio al tipo di tessuto, al modello o al tipo stesso di capo. Di seguito vedremo di conoscere i più importanti.

  • Tipo di capo: in sartoria ogni capo è differente dall'altro. Un capo aderente al corpo avrà una vestibilità pari a 0 (ad esempio l'intimo o un costume da bagno), al contrario un capo indossato sopra ad altri indumenti (ad esempio un cappotto o una giacca) necessità di più cm rispetto alle misure del modello.
  • Tipo di tessuto: il tessuto è un altro degli importanti fattori che determinano la vestibilità di un capo. Vi sono ad esempio tessuti che si adattano maggiormente alla forma del corpo, rispetto ad altri che non risultano poi così aderenti, pensiamo ad esempio al tessuto elastico (costumi da bagno, leggins ecc.) nel primo caso o al raso nel secondo.
  • Modello: anche il diverso modello di uno stesso capo (pensiamo ad esempio ai tanti modelli di gonna esistenti) stabilisce differenti parametri di vestibilità, che andranno di volta in volta calcolati nell'esigenza di assecondare e rispettare ciò che il modello stesso richiede.
  • Moda: altro importantissimo fattore di cui tenere conto è proprio la moda, che con i suoi dettami stabilisce criteri di vestibilità in linea con il momento. Si pensi ad esempio alla vita alta o bassa dei jeans, mantra di passerelle e quotidianità, che ha di stagione in stagione cambiato la vestibilità e i margini di misura del capo stesso.